XML Sitemap Generator

Crea la sitemap XML per il tuo sito web e migliora l'indicizzazione dei tuoi contenuti. Attraverso questo tool puoi generare la tua sitemap direttamente on-line (per un massimo di 100 pagine per sito). Una volta generata, preleva la sitemap e caricala sul tuo sito web.

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La mappa del sito

Quando si realizza un sito web, è fondamentale assicurarsi che tutte le pagine siano raggiungibili almeno da un link. Questa regola, seppur apparentemente banale, viene talvolta disattesa. Nei siti di piccole dimensioni, spesso ogni pagina è facilmente accessibile tramite un menu di navigazione ben strutturato. Nei siti più complessi, invece — composti da centinaia o migliaia di pagine organizzate in categorie e sottocategorie — può accadere che alcune pagine risultino difficili da rintracciare o, peggio ancora, non siano linkate affatto, a causa di errori umani o malfunzionamenti del CMS.

Il problema, in questi casi, è duplice: da un lato gli utenti potrebbero non riuscire a trovare determinati contenuti; dall’altro, anche i crawler dei motori di ricerca rischiano di non indicizzare pagine preziose per la visibilità online.

Il problema riguarda sia i contenuti orfani (cioè privi di link in entrata) sia quelli troppo “profondi”, ovvero raggiungibili solo dopo numerosi click a partire dalla home page. Per ovviare a queste criticità, uno strumento efficace è la mappa del sito, nota anche come sitemap.

Con il termine sitemap si intende un indice completo di tutte le pagine di un sito. La sitemap può essere realizzata in due forme:

  • una semplice pagina HTML contenente l'elenco dei link (utile per l'utente);
  • un file XML conforme al protocollo sitemap, pensato per i motori di ricerca e oggi supportato da Google, Bing e altri.

Il protocollo sitemap

Per garantire la corretta indicizzazione dei contenuti da parte dei motori di ricerca, molti webmaster — soprattutto di siti estesi — ricorrono a una sitemap XML. Questo file viene inviato regolarmente a Google Search Console (e strumenti analoghi di altri motori) per segnalare la presenza di nuove pagine o modifiche a quelle esistenti.

La sitemap XML deve rispettare uno standard preciso e contenere un elenco di URL strutturato nel seguente modo:

<?xml version="1.0"?>
<urlset xmlns="http://www.sitemaps.org/schemas/sitemap/0.9">
    <url>
        <loc>http://www.miosito.ext/</loc>
        <lastmod>2025-09-18</lastmod>
        <changefreq>daily</changefreq>
        <priority>1.0</priority>
    </url>
    <url>
        <loc>http://www.miosito.ext/pagina.html</loc>
        <lastmod>2025-09-17</lastmod>
        <changefreq>weekly</changefreq>
        <priority>0.5</priority>
    </url>
</urlset>

Come si può notare, ogni elemento <url> include:

  • <loc>: l’indirizzo della pagina web;
  • <lastmod>: la data dell’ultima modifica al contenuto;
  • <changefreq>: la frequenza stimata di aggiornamento della pagina (es. daily, weekly, monthly);
  • <priority>: l’importanza relativa della pagina rispetto alle altre, su una scala da 0.0 a 1.0.

Una volta creata la sitemap, bisogna comunicarne la posizione ai motori di ricerca. Il metodo più semplice è indicarla all’interno del file robots.txt, aggiungendo una riga come questa:

Sitemap: http://www.miosito.ext/sitemap.xml

Attraverso la Search Console di Google è possibile inoltre:

  • caricare manualmente la sitemap,
  • verificarne la corretta lettura,
  • monitorare lo stato di indicizzazione delle pagine,
  • individuare eventuali errori o URL scartati.

Per approfondire, ti consigliamo di leggere la guida completa alla Sitemap su Mr. Webmaster.


Come funziona il Sitemap Generator?

Utilizzare il tool è molto semplice: basta inserire l’indirizzo del sito per il quale si desidera generare la Sitemap e scegliere la modalità di creazione tra le due disponibili:

  • Automatica: il sistema analizza in autonomia le pagine del sito e produce una Sitemap XML completa, impostando automaticamente i valori dei parametri;
  • Rivedi e personalizza: al termine della scansione viene mostrato l’elenco delle pagine individuate e l’utente può modificare manualmente i valori di lastmod, changefreq e priority.

Nella modalità Automatica lo strumento può includere fino a 250 pagine, mentre nella modalità Rivedi e personalizza il limite è di 50 pagine.

Alcuni siti web limitano o bloccano l’accesso agli spider. In questi casi il tool non potrà completare la scansione e restituirà un messaggio di errore.